TEATRI dal MARGINE 2009
Teatro Laboratorio Alkestis
Compagnia d’arte Circo Calumèt
Centro Studi Danza Animazione Arte Terapia
T E A T R I D A L M A R G I N E 2009
giornate di studio e spettacolo sulla poesia del corpo, della parola, dell’immagine
Cagliari, dal 4 al 13 dicembre 2009
Direzione artistica:
Andrea Meloni, Massimo Michittu
Direzione scientifica:
Vincenzo Puxeddu
Direzione organizzativa:
Sabrina Mascia
Segreteria organizzativa e amministrativa “sezione artistica”:
Michela Garau, Serena Vincenzi
Segreteria organizzativa e amministrativa “sezione scientifica”:
Angela Demuru
Ufficio stampa:
Stefania Siddi
Fund raising:
Stefania Mascia
Service:
Dubs
PRESENTAZIONE:
In tutte le civiltà, anche in quelle senza scrittura, molti, illustri e oscuri, provano il bisogno di esprimersi in versi, e vi soggiacciono: secernono quindi materia poetica indirizzata a se stessi, al loro prossimo o all’universo, robusta o esangue, eterna o effimera. La poesia è nata certamente prima della prosa. Chi non ha mai scritto versi? Uomo sono. Anch’io, ad intervalli, ‘’ad ora incerta’’, ho ceduto alla spinta: a quanto pare, è inscritta nel nostro patrimonio genetico.
cf. P.Levi, Ad ora incerta, Milano, Garzanti, 1990, (I ed 1984), p.7
Nella nostra società l’offerta e gli spazi di poesia sono molto marginali, eppure il bisogno comune di creare o procacciarsi materia poetica, di nutrirsi di parole per l’anima, come riconosce Primo Levi, sembrerebbe appartenerci profondamente.
Viviamo un tempo con un pieno di parole, ancor più d’immagini, ma la parola che spesso manca è proprio quella dei poeti.
La manifestazione Teatri dal Margine, giunta alla seconda edizione, è stata concepita proprio per offrire spazi a spettacoli, readings, esposizioni, proiezioni, incontri e momenti di studio che in qualche modo siano veicolo di argomenti e di esperienze culturali e sociali poco discussi e scarsamente diffusi.
L’edizione 2009 di “Teatri dal margine”, in particolare, è dedicata alla poesia, alla parola dei poeti, invocata ed evocante, forgiata nel silenzio e nelle ore di solitudine, “immaginifera”, numinosa, che infonde e genera, che rinnova.
Il margine, il luogo fisico o simbolico, individuale o sociale, che segna la separazione, che contiene l’allontanato, il rimosso, è strettamente legato alla poesia; il margine, infatti, è anche il contesto che secerne i linguaggi artistici e le relative opere, il tempo, sempre incerto, da cui nasce il bisogno di esprimersi attraverso la poesia per assegnare ai vissuti difficili un nome, un senso e un ordine nuovo.
L’obiettivo delle nostre giornate di spettacolo e di studio, che quest’anno si svolgeranno dal 4 al 13 dicembre, è di sensibilizzare l’opinione pubblica a un bisogno di poesia nel quotidiano, nel sociale, attraverso la testimonianza e il contributo di artisti e poeti che a diverso modo hanno saputo rielaborare in chiave universale e simbolica quelle esperienze in cui l’arte si confronta con il bisogno, con la ferita, con il conflitto, facendosi poesia.
Il programma di “Teatri dal Margine 2009”, in linea di continuità con la precedente edizione, è stato elaborato con l’intenzione di coinvolgere e mettere a confronto esperienze e linguaggi differenti.
Anche quest’anno, inoltre, è prevista una sezione scientifica che attraverso un convegno, proiezioni video e seminari presenterà alcune significative esperienze di arte per il sociale e la riabilitazione, ove i linguaggi artistici sono impiegati nei processi di aiuto alla persona in contesti detentivi, educativi e clinici.
PROGRAMMA
Spettacoli & Readings
4, 5, 8, 9, 10 dicembre
ore 21,00
Teatro Laboratorio Alkestis
Rovesci d'amore
con Sabrina Mascia, Andrea Meloni, Elisabetta Piras
costumi Stefano Carboni
opere sceniche Simone Dulcis
coreografie Elisabetta Piras
parole e regia Andrea Meloni
In quest'epoca di mercificazione e spettacolarizzazione dei sentimenti abbiamo sentito con forza e responsabilità il bisogno
di avvicinarci al tema dell'amore per tentare d'indagarne la complessità, i contrasti, i lati più ruvidi.
Sentimento vasto, l'amore, carro nomade che attraversa e trasporta, che innalza e inabissa;
tessuto pregiato ricco d'intrecci d'oro, di filigrane d'argento e di rovesci non meno preziosi.
L'amore, appunto, nelle sue infinite manifestazioni di luci e ombre, di seta e lame, è l'argomento portante di "Rovesci d'amore"
nuova produzione del Teatro Laboratorio Alkestis, liberamente ispirata al mito di Arianna e Teseo.
6 dicembre
ore 18,00
Compagnia d'arte Circo Calumèt
Ad ora incerta
con Andrea Meloni
e la partecipazione di Giovanni Pasquero Elia e Gigi Picciau
Incontro in rosso, di vino e poesia. Il rosso della terra, delle forze vitali. Incontro di uomini e donne per il gusto
di stare insieme, del buon vino, delle parole dei poeti. Incontro all'ora calma dei racconti al camino, dell'intimità
sussurrata, dei gesti centellinati. All'incontro intervengono Giovanni Pasquero Elia dell'Azienda Agricola "Paitin"
di Neive (CN) e Gigi Picciau, Presidente del Consorzio di Tutela dei vini DOC di Sardegna.
11 dicembre
ore 21,00
Carovana SMI
Corpo inverso
ri-tratti di performance preesistenti
con Ornella D'Agostino
e la partecipazione di Rita Spadola
Se la poetica del gesto produce associazioni visuali al margine di significati traducibili, esplicitare i percorsi
che muovono l'immagine corporea sarebbe come dar parola al mare. Ci esponiamo all'instabilità dei mutamenti
imprevisti del vagare dell'anima che frange contro i limiti del linguaggio, del giudizio, e della necessità.
La parola non basta per orientarci nel viaggio esistenziale, ma attrae il "corpo inverso" alla concatenazione
logica dei significati.
12 dicembre
ore 17,30 e ore 21,30
Giovanni Lindo Ferretti
Bella gente d'Appennino
con Giovanni Lindo Ferretti - voce e parole
e Ezio Bonicelli - violino
Spettacolo per voce e violino, dove le parole, pregne di sudore e storia lunga secoli, sono recitate, salmodiate e a volte cantate.
"Bella gente d'Appennino" è il seguito ideale di "Reduce", libro prima e spettacolo poi, ispirato dal ritorno a casa
e dall'inevitabile riscoperta di sé stesso; reduce come gli antenati andati in guerra anni prima e attesi per anni
dalle loro donne; reduce come chi, dopo anni, si trova a fare i conti con il proprio rinnovato pensiero.
Il nuovo spettacolo è arricchito nei testi, per la maggior parte inediti, da riflessioni personali sulla vita di montagna,
i boschi, gli animali, la transumanza e le celebrazioni recitate.
13 dicembre
0re 20,00
Teatro Valdoca
Un niente più grande
con Mariangela Gualtieri - voce e parole
Ho imparato a memoria i versi che ho scritto in questi due anni e con essi darò vita a quello che mi piace chiamare "rito sonoro".
Quando la poesia viene dalla musica, nella sua ritmica e melodia, davanti ad un pubblico partecipe che se ne nutre, allora
a volte le parole si dinamizzano e manifestano la loro efficacia. A questo servivano i riti, a rendere appunto attivi i simboli.
E quali simboli abbiamo, più cari, più necessari delle parole?
"Rito sonoro" indica anche quanto la cosa sia fatta insieme, dal poeta e dal pubblico in ascolto, secondo un capogiro di forze
che può saldare tutti in un unico respiro. Sentiamo bene ora quanto sfinite e logore siano le parole dalla nostra lingua:
con UN NIENTE PIU' GRANDE vorrei dire che forse è tempo che poeti e filosofi ricarichino parole troppo sgonfie e rendano
di nuovo possibile il ragionar d'amore, atto di cui non possiamo fare a meno.
Conferenza
11 dicembre
ore 17,30
Centro Studi Danza Animazione Arte Terapia
Corpo poetico e competenze emotive
relatori:
prof. Alessandro Pontremoli - "Dalla parola alla carne e ritorno: problematiche estetiche tra la danza, il teatro e la terapia"
dott. Vincenzo Puxeddu - " Il movimento, l'immagine, la parola e lo sviluppo delle competenze emozionali"
chairman: Andrea Meloni
Seminario
12 dicembre
ore 9.30/16.30
Centro Studi Danza Animazione Arte Terapia
Le parole del corpo: movimento poetico ed emozione
a cura del dr. Vincenzo Puxeddu e della dr.ssa Francesca Lilliu (danzamovimentoterapeuta APID)
A partire dalle più recenti visioni della neuro-psicologia (neuroni specchio, concetto attuale di empatia e di emozione) possiamo riscoprire
il senso dell'intelligenza che caratterizza le nostre esperienze di movimento, le quali, proprio perché "in-corporate", consentono di integrare
una conoscenza profonda di noi e del mondo. Una conoscenza talvolta implicita, ma non per questo meno presente come guida delle nostre
scelte e delle nostre esperienze. Le immagini e la parola che nasce dal movimento possono sviluppare la consapevolezza di noi
e dei nostri vissuti; il corpo viene allora riscoperto come risorsa, elemento centrale nello svilupo delle competenze emotive.
Esposizioni
4/13 dicembre
ore 18.00/21.00
Compagnia d'arte Circo Calumèt
Vĭātŏr - opere pittoriche di Simone Dulcis
Marginali realtà - opere fotografiche di Stefano Fanni